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  • Immagine del redattoreFra Pietro Luca

Ma sono gli influencer ciò di cui abbiamo davvero bisogno?


Il termine influencer è usato nell'ambito del marketing "per indicare quelle persone che, essendo determinanti nell’influenza dell’opinione pubblica, costituiscono un target importante cui indirizzare messaggi pubblicitari, al fine di accelerarne l’accettazione presso un pubblico più vasto" (Glossario Marketing). Il loro compito è chiaro, ed è economico, muovere denaro. Più persone e più attenzione mediatica spostano su di sé, maggiore è il loro potere di influenzare il mercato. Ma se il loro essere "target" sconfinasse l'ambito del marketing e si ponessero quali "target" di un tema politico, morale, antropologico, filosofico, bioetico, ecc...? Con quali competenze un influencer potrebbe parlare di ciò, se non con la rispettabilissima ma pur sempre relativa opinione personale? Per non dire che potrebbe diventare strumento consapevole o inconsapevole in mano a lobby di potere che sfruttano il suo potere per affermare i propri interessi occulti. Mi chiedo, ma noi, i nostri giovani, abbiamo bisogno di qualcuno che influenzi la nostra coscienza? di un guru di turno che elevi la propria opinione a verità?

E' il numero di follower ad elevare un'opinione a verità?

Credo di no, credo che i nostri giovani e noi abbiamo bisogno di qualcuno che ci aiuti a formare la nostra coscienza, a farlo in modo critico, ad andare alla radice delle questioni e ad avere noi gli strumenti per giudicare. Il potere più grande che abbiamo è la nostra libertà di pensare, discernere e decidere, è la nostra unicità, non lasciamocela rubare.


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